Giorno più bello per un’autunnale in Menna non lo potevamo incontrare!
Io e l’amica Prisca con la sua cagnolina montagnina Stelina il 10 dicembre 2016, bellissima giornata serena con temperatura calda in quota per escursione termica, decidiamo di risalire in Menna, facendo l’anello insolito del Monte Arale, salendo dal Sentiero panoramico del Colderù e scendendo dalla lunga cresta erbosa del Monte Arale, pochissimo frequentata, che vogliamo testare.
La mappa Carta dei Sentieri Alpe Arera dell’Ass. Ultra Colle e di olltreilcolle.com (Ed. Invenia) riporta il sentiero, quindi riteniamo che effettivamente sentiero o traccia ci possa essere, anche se per nulla frequentato.
Parcheggiata l’auto nella piazzuola centrale di Zorzone, imbocchiamo, poco sopra, il sentiero 234 che ci porta fino alla prima sbarra della strada agrosilvopastorale per la Cascina Mattuida, dove proseguiamo a destra e percorriamo la sterrata nella pineta fino al parcheggio del Colderù, all’inizio del ‘Percorso Vita’..
Poco sopra prendiamo a destra il comodo Sentiero Panoramico del Colderù che , per un buon tratto coincide col ‘Percorso Vita’, attrezzato.
All’uscita dell’abetaia ricerchiamo a tappeto ma senza risultato, il possibile inizio della traccia-sentierino della cresta del Monte Arale,
Rivelatisi vane le nostre ricerche, proseguiamo sul Sentiero panoramico del Colderù, che risaliamo fino a rientrare nel sentiero 234 della Val Carnera, risalente dalla Cascina Mattuida (1470 m) che, in decisa salita, salendo la ripida Val Carnera, ci porta al Bivacco Palazzi M.A.G.A. (2013 m).
Prendiamo a destra il sentiero per Cima Menna, che nel primo tratto in decisa salita ci conduce in cresta del Menna, dove si apre davanti a noi la bella vista di un maestoso Pizzo Arera, affiancato dalla Corna Piana e giù verso la bella conca di Oltre il Colle.
Qui incontriamo due escursionisti milanesi, Sara ed Edo, che si intrattengono un momento con noi anche posando per foto con l’Arera da sfondo.
Salito il primo tratto in cresta, sostiamo un momento in Cima Pezzadello , a circa 2240 m, dove è posta una piccola croce, costruita con alcuni resti dell’aereo americano schiantatosi la sera del 4 ottobre 1944.
Velivolo statunitense, probabilmente un bimotore DC-3 Dakota, con a bordo, sembra, 12 persone: sei americani dell’equipaggio e alcuni agenti italiani del servizio segreto che agivano in collaborazione con l’Office of Secret Service, il servizio segreto Usa.
Riprendiamo la salita in cresta , seguendo il sentiero, prestando attenzione nei tratti esposti, sulle roccette e alla neve presente in un breve traverso in ombra.
Raggiunta la vetta (2300 m) , ricoperta dalla poca neve rimasta dopo la recente nevicata , mentre consumiamo il pranzetto di vetta al sacco, ci godiamo lo spettacolare panorama a 360° , che immortaliamo in numerosi scatti accanto alla nuova bella stilizzata croce di vetta, posta il 16 luglio 2016, prendendo il posto di quella precedente, storica, piegata da un lato dai fulmini.
Ripercorriamo con attenzione in senso inverso il percorso di salita in cresta Cima Menna fino al punto in cui il sentiero, deviando decisamente a destra, scende al Bivacco MAGA.
A questo punto è più forte in noi il desiderio di ‘avventurarci’ nella la discesa per cresta dal Monte Arale, discesa che pochi giorni fa l’amico Maurizio Scalvini ha percorso ed ha trovato bellissima anche se impegnativa.
Quindi tiriamo dritto e iniziamo a scendere, seguendo le poche labili tracce presenti, affidandoci quindi al nostro intuito a vista, seguendo in pratica il filo di cresta e scegliendo di volta in volta il tracciato migliore.
Si cammina sull’erba, asciutta per fortuna, a tratti alta, con grande attenzione perché comunque scivolosa.
Si alternano nella discesa tratti molto ripidi a tratti morbidi.
La presenza sui pendii di cresta di piccole colonie di pini mughi ci obbliga a zizzagare alla ricerca del percorso migliore.
Dopo lungo cammino, intravisto in basso al termine di un ripido valloncello il sentiero del Colderù percorso il mattino, lo raggiungiamo, terminando in quel punto la lunga impegnativa discesa e chiudendo nel contempo l’anello del Monte Arale per salire e scendere da Cima Menna.
Una prossima volta saliremo in Menna salendo dal Chignol d’Arale e scendendo dal dirimpettaio Monte Arale o viceversa, allargando così l’anello !
Ripercorriamo quindi in senso inverso il percorso del mattino, rientrando nel ‘Percorso Vita’ fino al parcheggio del Colderù, dove discendiamo lungo la strada agrosivopastorale e il successivo tratto del sentiero 234 fino al punto di partenza, al parcheggio di Zorzone.